SOQOTRA

An important source of biodiversity, 75% of the island’s land area consists of protected sanctuaries and parks,

Spectacular scenery,

An untouched wonderland.



giovedì 7 gennaio 2010

Islam e tradizioni

A Sana’a ce l'hanno ancora con i danesi.
Da quando all'università era tappezzata di manifesti che invitavano a boicottare i prodotti danesi. La vicenda delle vignette che ritraevano il profeta è ancora attuale e sentita.
Questo aspetto mi ha colpito perché noi ce ne siamo quasi dimenticati.

Gli Yemeniti si sono tagliati la barba!
I barbuti (gli uomini che portano la barba lunga sono solitamente integerrimi musulmani) tendono a non salutarti a non rispondere al salamalècum.
E gli yemeniti per far capire la loro distanza e quanto disprezzino i fondamentalisti hanno preferito tagliarsi la barba.

Le notizie che giungono dall'Italia trovano conferma per le vie di Sana'a:
- pochissimi stranieri occidentali (per paura dei rapimenti, degli imminenti "presunti" attacchi americani ai campi di Al Qaida, e per timore delle reazioni di qualche esaltato ignorante).
Di ignoranti però ce ne sono anche in Italia ...

Nella parte settentrionale dello Yemen, nella regione di Saada c’è la guerra: Il governo contro le tribù ribelli sciite ithnatashari (duodecimale) capeggiate dai fratelli Huthiyyin, finanziati dall’Iran.
La maggior parte degli abitanti dello Yemen è invece sunnita o zaidita che è la corrente “mu’tàdila” (moderata) dello sciismo molto e molto poco differisce dal sunnismo.
Gli sciiti, in questo momento storico forti più che mai, programmano di dominare tutto il medioriente, dall’Iran al costa mediterranea libanese. Presenti in Iran, Iraq, Bahrein, Arabia Saudita e Libano, una loro eventuale vittoria nello Yemen spianerebbe la strada al loro progetto.
Gli americani con la loro astuta politica irachena del divide et impera, hanno aizzato gli sciiti, perseguitati da Saddam, contro i sunniti.

Quello che mi inquieta, quì a Sana'a è la voce del Muezzin alle 4,45 del mattino.
Ha un timbro particolare e anche un tono unico. Forse è solo suggestione ma qui i Muezzin sono un altra cosa:

Muezzin (in lingua araba "Mu‘adhdhin", مؤذن, e in turco "müezzin") è, nella liturgia islamica, l'incaricato di salmodiare cinque volte al giorno (sia la notte che il giorno) dal minareto il richiamo (adhān) che serve a ricordare l'obbligo di effettuare validamente la preghiera islamica della Salāt.

La formula dell'adhān è nel sunnismo:

  1. Allāhu Akbar (Iddio è Sommo) (4 volte, 2 per il Malikismo)
  2. Ašhadu an lā ilāh illā Allāh (Attesto che non v'è dio se non Iddio) (2 volte)
  3. Ašhadu anna Muhammadan Rasul Allāh (Attesto che Muhammad è l'Inviato di Dio) (2 volte)
  4. Hayya ˁalā al-salāt (Orsù alla preghiera) (2 volte)
  5. Hayya ˁalā l-falāh (Orsù alla salvezza) (2 volte)
  6. Allāhu Akbar (Iddio è Sommo) (2 volte)
  7. Lā ilāh illā Allāh (Non v'è dio se non Iddio) (1 volta).

L'adhān per lo Sciismo è invece differente, perché aggiunge - tra i punti 5 e 6 – e ripete due volte il 7.




E' bello passeggiare la notte per il centro di Sana’a al qadima (antica).
Si rimane incantati dalla magia di questa splendida città. Sana'a un labirinto di stradine incastrate una dentro l’altra che si infilavano in mezzo a le bellissime case, storte e armoniosamente disordinate.

Le case sono alte e strette e ogni piano ha un suo perché.
Le camere degli uomini sono separate da quelle delle donne.




I diversi piani indicano che nella progettazione degli edifici, le stagioni ed i cambiamenti climatici furono prese in considerazione utilizzando calcoli astrologici e di ingegneria molto precisi, in cui gli architetti yemeniti eccelsero fin dai tempi antichi.

Le spazzine di Sana'a


Con il chador o Hijab, l'indumento tipicamente femminile islamico costituito da un velo/mantello che lascia scoperto soltanto il viso, gli occhi e le mani. Ma spesso solo le mani.




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