mercoledì 30 dicembre 2009
Le mura di Sana'a
PASOLINI
Le mura di Sana'a
1970-71.
Documentario in forma di appello all'UNESCO
Regia e commento Pier Paolo Pasolini; fotografia Tonino Delli Colli; montaggio Tatiana Casini Morigi.
Produzione Rosima Amstalt; produttore Franco Rossellini; pellicola Kodak Eastmancolor; formato 35 mm, colore; macchine da ripresa Arriflex; sincronizzazione Cinefonico Palatino.
Riprese domenica 18 ottobre 1970, esterni Sana'a (Yemen del Nord), Adramaut (Yemen del Sud); durata 13 minuti e 20 secondi.
I commenti
Nel corso della lavorazione del Fiore delle Mille e una notte, alla fine delle riprese effettuate nello Yemen, Pasolini girò il film-documentario Le mura di Sana'a.
Era l'ultima domenica che passavamo a Sana'a, capitale dello Yemen del Nord, disse Pasolini. Avevo un po' di pellicola avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l'energia per mettermi a fare anche questo documentario; e neanche la forza fisica, che è il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi son bastate, o perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo a girare questo documento. Si tratterà forse di una deformazione professionale, ma i problemi di Sana'a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare. Ma è chiaro che se volessi veramente ottenere qualcosa, dovrei dedicare a questo scopo la mia intera vita. Son cose che qualche volta si pensano ma poi non si fanno. Frustrazione terribile, ma consolata dal pensiero che ci sono persone che, in realtà, per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi e che dunque la responsabilità è dovuta a loro
Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana'a che crolla o vien nascosto da una catapecchia 'moderna'. È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l'Unesco .
La Rai ha riproposto le suggestive immagini di questo film-documentario, tra le quali sono grandemente apprezzabili soprattutto quelle che mostrano in infiniti dettagli i particolari dei palazzi antichissimi della città (le forme e le decorazioni delle finestre e delle sovrastrutture poste in alto ai palazzi stessi che per qualche aspetto ricordano i pizzi delle decorazioni di alcune case veneziane e le tinteggiature uniformi e calde , tutti simboli di una grande ed evoluta cultura).
Notevole e commosso è il commento di Pasolini, che, utilizzando la sua stessa voce, si appella all'Unesco perché protegga quelle bellezze, le conservi e le salvaguardi quali patrimonio storico-culturale dell'intera umanità.
Le mura di Sana'a
1970-71.
Documentario in forma di appello all'UNESCO
Regia e commento Pier Paolo Pasolini; fotografia Tonino Delli Colli; montaggio Tatiana Casini Morigi.
Produzione Rosima Amstalt; produttore Franco Rossellini; pellicola Kodak Eastmancolor; formato 35 mm, colore; macchine da ripresa Arriflex; sincronizzazione Cinefonico Palatino.
Riprese domenica 18 ottobre 1970, esterni Sana'a (Yemen del Nord), Adramaut (Yemen del Sud); durata 13 minuti e 20 secondi.
I commenti
Nel corso della lavorazione del Fiore delle Mille e una notte, alla fine delle riprese effettuate nello Yemen, Pasolini girò il film-documentario Le mura di Sana'a.
Era l'ultima domenica che passavamo a Sana'a, capitale dello Yemen del Nord, disse Pasolini. Avevo un po' di pellicola avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto possedere l'energia per mettermi a fare anche questo documentario; e neanche la forza fisica, che è il requisito minimo. Invece energia e forza fisica mi son bastate, o perlomeno le ho fatte bastare. Ci tenevo troppo a girare questo documento. Si tratterà forse di una deformazione professionale, ma i problemi di Sana'a li sentivo come problemi miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo, mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa, da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare. Ma è chiaro che se volessi veramente ottenere qualcosa, dovrei dedicare a questo scopo la mia intera vita. Son cose che qualche volta si pensano ma poi non si fanno. Frustrazione terribile, ma consolata dal pensiero che ci sono persone che, in realtà, per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi e che dunque la responsabilità è dovuta a loro
Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana'a che crolla o vien nascosto da una catapecchia 'moderna'. È uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città, i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò che intervenga l'Unesco .
La Rai ha riproposto le suggestive immagini di questo film-documentario, tra le quali sono grandemente apprezzabili soprattutto quelle che mostrano in infiniti dettagli i particolari dei palazzi antichissimi della città (le forme e le decorazioni delle finestre e delle sovrastrutture poste in alto ai palazzi stessi che per qualche aspetto ricordano i pizzi delle decorazioni di alcune case veneziane e le tinteggiature uniformi e calde , tutti simboli di una grande ed evoluta cultura).
Notevole e commosso è il commento di Pasolini, che, utilizzando la sua stessa voce, si appella all'Unesco perché protegga quelle bellezze, le conservi e le salvaguardi quali patrimonio storico-culturale dell'intera umanità.
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