Ultime notizie
martedì 14 maggio 2013
Dagli scontri nella capitale ai conflitti tribali nel resto del paese
Ultime notizie
Iscriviti a:
Post (Atom)
Chi era realmente la regina di Saba, era solo una figura mitica?
Se fosse così, cosa ha alimentato l’incredibile leggenda che la circonda?
Gli arabi la conoscevano come la regina Bilquis, gli etiopi la chiamavano Macheda, per gli ebrei e i cristiani è la regina di Saba. La regina venne a conoscenza della fama di Salomone e si recò a Gerusalemme per conoscerne la saggezza. Arrivò con un gran seguito e con cammelli carichi di spezie. La storia della regina di Saba probabilmente ha origini giudee, ma esiste anche una versione persiana, la troviamo anche nel Corano difatti gli arabi affermano che credesse nella grandezza di Halla.
In nessuna parte del Mondo la leggenda della regina di Saba è più viva che in Etiopia. Per questo popolo rappresenta il mito fondamentale della loro civiltà. La storia tramanda che Saba, regina di Axum, aveva sentito decantare la saggezza del re Salomone e volle fargli visita per mettere alla prova la sua sapienza proverbiale.
Dalla visita a Gerusalemme, avvenuta tra il 1000 ed il 950 a.C. vi è menzione nel Talmud ebraico, nella Bibbia - Antico Testamento, nel Corano ed ovviamente nel Kebra Nagast, Gloria dei re che è il libro fondamentale per la storia dell'impero degli altopiani, elaborato in Etiopia nel XIV secolo.
La storia dice che la regina di Saba recatasi dal potente re Salomone per sottoporgli alcuni enigmi per sondare le capacità tanto decantate del sovrano, ne rimase affascinata. Dall'unione del re Salomone con la regina, fu concepito Menelik, il cui significato intrinseco è "Figlio dell'uomo saggio" che portava nel sangue le tracce di una ascendenza divina e che sarebbe stato il capostipite di una stirpe salomonica; da qui nasce il fatto che gli Etiopi siano una un popolo eletto. Menelik, cresciuto e divenuto re, fece proprio il simbolo del leone di Giuda che innalzò a simbolo del proprio regno. Divenuto adulto, volle far visita al presunto padre Salomone e quando fece ritorno ad Axum, trafugò o gli fu affidata, l'Arca dell'Alleanza.
Essa non arrivò con Menelik ad Axum, ma impiegò qualche secolo dopo un lento peregrinare in terra d'Egitto. Questo avvenimento è ricordato con i lenti ed esasperanti riti che la Chiesa Copta etiopica celebra in onore dell'Arca in occasione di Ghenna e Timkat che sono il Natale e l'Epifania del rito copto. Le feste di celebrazione di queste due ricorrenze fanno rivivere lo splendore di quelle che furono le corti di Gerusalemme ed di Axum.
La regina visse a circa 120 Km da Sana'a, capitale dello Yemen. Ad est di Sana’a, a Marib che era la capitale dell’antica Saba. Marib era situata nel punto in cui si incrociavano le carovane che trasportavano incenso in direzione del mar Rosso e l’intera regione con il passare degli anni, a causa dei fortunati e fiorenti commerci, prese il nome di Arabia Felix. Poche le tracce nella città per svelare il mistero che circonda la regina di Saba, se veramente è esistita si pensa che possa essere vissuta a Marib, al centro del deserto, circondata dallo splendore di grandi templi e palazzi.
A quattro Km. da Marib ci sono delle colonne (cinque) che si ergono dal deserto, le colonne fanno parte del tempio di Bar’an, per la gente del posto è il tempio della regina di Saba e le colonne fossero il sostegno posteriore del trono della regina, era un tempio sabeo devoto ad Almaqah, Dio della Luna. Molto meglio conservato ma completamente insabbiato, è il tempio Mahran Bilquis (otto colonne) riportato alla luce nel 1952, quando iniziarono degli scavi. Gli archeologi ne scoprirono l’entrata e la sagoma di una grande struttura che probabilmente aveva nell’antichità un tetto piatto di bronzo, il tempio aveva la forma di un’enorme ellisse di 117 metri di larghezza. |